adsc_9642%20-%20claudia%20tronci.jpeg

SICILIA

CAMPANIA

MARCHE

aeft_-removebg-preview

AEFT tutti i diritti sono riservati 2024

Cookie Policy  |  Privacy Policy


facebook
instagram
youtube
whatsapp
messenger

Teatro e Riscatto Sociale: L’Esempio di "In Galera" e il Ruolo del Teatro Sociale nella Riabilitazione

13-02-2025 17:14

Direttore - Daniel De Rosa

La Rubrica del Direttore, AEFT, crescita personale, daniel de rosa, sviluppo personale, teatro sociale, teatro di comunità, ristorante in galera, silvia polleri, Human Economic Forum, Camera dei Deputati, la rubrica del direttore, conferenza stampa,

Teatro e Riscatto Sociale: L’Esempio di "In Galera" e il Ruolo del Teatro Sociale nella Riabilitazione

Il teatro sociale ha dimostrato, in numerose esperienze, di essere uno strumento trasformativo capace di agire su tre livelli fondamentali:

 

 

 

Il teatro sociale ha dimostrato, in numerose esperienze, di essere uno strumento trasformativo capace di agire su tre livelli fondamentali:

 

 

 

Il recente evento dedicato alla presentazione del documentario "Benvenuti in Galera", tenutosi il 12 febbraio 2025 presso la Camera dei Deputati, ci ha offerto l’occasione di riflettere su temi cruciali legati al riscatto personale, alla dignità e alla riabilitazione sociale. Al centro della discussione vi era "In Galera", il primo ristorante al mondo situato all’interno di un carcere e interamente gestito da detenuti, un progetto nato dalla visione di Silvia Polleri. Ma questa straordinaria iniziativa ci invita a guardare più in profondità, esplorando come altri strumenti culturali, come il teatro sociale e di comunità, possano giocare un ruolo altrettanto importante nel percorso di riabilitazione.

Come il lavoro nel ristorante "In Galera", anche il percorso attoriale si pone come uno strumento potentissimo per promuovere la trasformazione personale e abbattere le barriere del pregiudizio, attraverso la creazione di spazi di espressione e ascolto, permette ai partecipanti di esplorare se stessi, raccontare le proprie storie e, soprattutto, immaginare un futuro diverso. In ambito carcerario, il teatro diventa una piattaforma dove i detenuti possono riscoprire la propria umanità, sviluppare empatia e costruire relazioni positive.

Il teatro sociale ha dimostrato, in numerose esperienze, di essere uno strumento trasformativo capace di agire su tre livelli fondamentali:

Personale: Migliorando l’autostima, la consapevolezza di sé e il senso di responsabilità.

Relazionale: Rafforzando la capacità di comunicare, collaborare e costruire legami autentici.

Comunitario: Creando spazi di dialogo tra il carcere e la società, abbattendo le barriere del pregiudizio e favorendo il reinserimento sociale.

Durante la conferenza stampa, è emerso chiaramente come "In Galera" rappresenti un modello virtuoso di inclusione sociale attraverso il lavoro. Tuttavia, è evidente che esperienze come questa possano essere ampliate integrando il teatro come strumento complementare: infatti, può arricchire il percorso di riabilitazione, offrendo ai detenuti un linguaggio espressivo attraverso cui elaborare il proprio passato e immaginare un nuovo futuro.

L’inclusione della teatralità in progetti come quello di "In Galera" potrebbe ampliare ulteriormente l’impatto riabilitativo, creando una sinergia tra lavoro e arte. Il teatro può aiutare i detenuti a esplorare emozioni profonde, superare il senso di isolamento e sviluppare competenze utili anche in ambito lavorativo, come la capacità di parlare in pubblico, lavorare in squadra e gestire le emozioni.

AEFT, da sempre impegnata nella promozione del teatro sociale e di comunità, riconosce l’importanza di integrare percorsi educativi e culturali nei contesti di riabilitazione. Il nostro lavoro mira a formare professionisti capaci di utilizzare il teatro come strumento educativo, riabilitativo e sociale.

Iniziative come quella di Silvia Polleri ci mostrano quanto sia cruciale creare contesti che permettano ai detenuti di esprimersi e riconquistare la propria dignità. AEFT si pone l’obiettivo di portare il teatro sociale all’interno di strutture come il carcere di Bollate, affiancandosi a progetti come "In Galera" per ampliare le opportunità di riscatto offerte ai detenuti.

"In Galera" è un esempio concreto di come il lavoro possa trasformare vite e abbattere barriere. Ma questa esperienza ci invita anche a immaginare nuove strade per la riabilitazione, integrando il teatro sociale come strumento di crescita personale e collettiva.

Crediamo fermamente che il teatro, come il lavoro, possa essere un potente veicolo di riscatto, un linguaggio universale capace di costruire ponti tra il carcere e la società. In questa direzione, AEFT continuerà a promuovere il teatro sociale e di comunità come parte integrante di un approccio riabilitativo innovativo e inclusivo.

Lavorare insieme per una società che sappia guardare oltre i muri, attraverso l'arte e il lavoro, significa credere in un futuro dove ogni persona possa riscoprire il proprio valore e contribuire al bene comune.

 

Daniel De Rosa
Presidente AEFT
 

whatsapp-image-2025-02-12-at-20.52.45.jpeg
Create Website with flazio.com | Free and Easy Website Builder